martedì 29 luglio 2008

numero 25

io ho in odio la pace
sono un assassino
voglio 10 100 1000 Nassirya
voglio bruciare i cartoni colorati e fragili dell'innocenza eterna
incarnata nella bugiarderia della parola
del verbo della ragione
voglio andare in paradiso
nel paradiso degli assassini
perchè ho in odio la pace
voglio 10 100 1000 Nassirya
vi do la guerra
la mia guerra
sono c-4 sotto il culo della storia
sono il braccio sguainato dalla parte del torto
e voglio 10 100 1000 Nassirya
avete sentito fottuti?

chinaski 22

numero 24

sono un imbecille come gli altri
un'ombra incarognita di viltà
mi venderei l'anima
per una fica muta e profumata di verdoni
svenduta al mercato delle pulci della pubblicità
mi venderei il culo
per un maiale d'oro massiccio
che grufola tra le gambe dell'elefante muto
perchè io voglio:
macchine,specchi,monili,foglie di giada,denti d'acciaio,manguste che ballano,pugni di more,gambe lascive,spicchi di lava,nasi increspati,lucciole spente,grilli bugiardi,maschere di guerrieri,spiagge bruciate,binari divelti,croci sbugiardate,musiche larvate e mistiche,giganti impauriti annichiliti e tristi, troie discinte e ghignanti che non gliene frega un cazzo

chianski 22

numero 23

l'orgasmo è la religione dell'uomo contemporaneo
orgasmo faccia
orgasmo bocca
orgasmo braccia
orgasmo gambe
orgasmo video
orgasmo parole...
il dolce orologio dell'amore
è chiuso in una conchiglia
che è chiusa in una valigia
che è chiusa in una stanza
che è chiusa in una casa
e gli dei sono colpi di pennello intriso di merda
paesaggi di vita quotidiana crollano ed imbrattano gli altari
cacare è un cerchio di muschio e pietre intorno ad un pozzo
fottere è una linea retta che si spegne in un vicolo cieco
l'orgasmo è una sasso che si tuffa nell'acqua
è un mantra di un demente
è una preghiera in faccia alla propria morte
è un sacerdote col cazzo di un fanciullo

e adoriamo

adoriamo

adoriamo

l'infinita religione

chinaski 22

venerdì 18 luglio 2008

numero 22

sono accampato in un paesaggio già distrutto
la forza del passato
il vigore della carne
il pulsare della vita in sè
s'avverte come un'eco lontana
come leggenda di un carnefice
sono adagiato in un letto secco di un fiume
come un medaglione tra i seni di donna
e una terra appare allo sguardo della lucertola
è spoglia
è arida
è avida di luce
è un alcolista assetato di bruciore
è un bancone pieno di risate e di chiacchiere
è un profeta che riflette sulle sue menzogne
è un cantastorie laureato
alla lucertola si stringe un grido nella gola
solo il suo mondo ruvido e accigliato
rimane

chinaski 22

numero 21

non grido se mi inculano
la buona educazione e la semplicità sono il mio credo
e io credo
credo nell'erba che sta sotto casa
credo nella merda dei cani
credo nel tramonto e nell'alba
le buone maniere sono solo dei froci e degli analfabeti
la poesia non è morta nei campi di sterminio
Capitan America mi ha stuprato
in un parco alla luce del sole
Lui è al di là del bene e del male
al di là di sodomia e Gesù Cristo
poi mi ha lasciato
solo col mio culo
l'erba e la merda dei cani
e domani è un altro giorno
quest'astro diventa sempre più malinconico e ciarliero e allegro
dimentico di un passato incarnato in una bugiarderia moralistica
ora le bombe sono cazzi seminatori
i morti pagine di prosa tra le labbra
la pietà non è morta
è un surrogato di melassa
corrugato tra le pagine del sacro
è una frittella masticata
seduto su uno sgabello di campeggio
è innocenza che ritorna eternamente
l'innocenza perversa e malsana
di chi ama il sacrificio che rende liberi

chinaski 22

martedì 8 luglio 2008

numero 20

cosa vuoi da me ?
cosa vuoi dal mio corpo ?
cosa vuoi dal mio cazzo ?
sono un sole che splende ed è freddo
al tramonto
destinato al nulla
e desolato è
colui che crede al nulla
i suoi piedi si induriscono sulla strada nuda
fino a quando non gli si domanda più
del suo corpo
del suo cazzo
essi divengono sacri
come fiumi, come montagne, come templi

chinaski 22