sabato 14 febbraio 2009

numero 28

la vita è una situazione
nella quale
tentiamo di rallentare il muro che scivola
dove non c'è una verità che fa bene
una verità che fa male
è una valanga di merda che ci buttiamo addosso
poichè nel gesto c'è la fine
nella parola c'è la paura
e la letizia
e la grazia
e la strada calda
che ti fa sentire tagliato
in tanti piccoli pezzi
nessuno conosce l'uno dell'altro
nessuno ama quella collina ombrosa
abbastanza
da mangiare il cielo
e la tetra vuotezza del giorno e del tramontare
ove sono tutti riccioli d'arancia e di ispidi sbadigli trancianti nell'aria
cumuli di ceneri
cumuli di stragi
cumuli di fiori sorridenti
nient'altro che
toccare le tue ossa
vibranti
nel miele
nei sorditi orditi della viltà pellegrina ed ebete
dimentichi
del calpestio, dell'incedere del dire

chinaski 22

numero 27

siamo infelici
perchè pensiamo a ciò che non conosciamo
è una realtà virtuale
è un'abitudine
è un'aspirina
così come la seconda guerra mondiale
...
perchè non crediamo nell'occhio
o crediamo nel guardare dal buco
stelle e fighe
come notti e giorni che si alternano
e una parola dolce come merda
risuona negli angoli più lontani
come un'erezione che pulsa
un posacenere stanco di cenere grigio-nera
in cui immergo le mie occhiaie bucoliche
e affermo che una parola non è mai finita
una bugia non è mai verità
una verità non è ma bugia
un numero non è il crollo di una diga
un sasso non è un punto
ma un mondo gelido e sornione
che vive nel mio occhio
è un oggetto musicale
è un oggetto banale
trasfigurato dalla mia realtà
perchè ciò che non è in onda non esiste
perchè è come pioggia nel mare
si conforma alla mia sensibilità di guerriero
che ha paura ad uccidere
in un film di cappa e spada
di sciabole e crisantemi
di muretti e di tappi di bottiglie
costui è il cazzo moscio della divinità
e ciondola tra le cosce
come il resto dell'umanità

chinaski 22