sabato 14 febbraio 2009

numero 27

siamo infelici
perchè pensiamo a ciò che non conosciamo
è una realtà virtuale
è un'abitudine
è un'aspirina
così come la seconda guerra mondiale
...
perchè non crediamo nell'occhio
o crediamo nel guardare dal buco
stelle e fighe
come notti e giorni che si alternano
e una parola dolce come merda
risuona negli angoli più lontani
come un'erezione che pulsa
un posacenere stanco di cenere grigio-nera
in cui immergo le mie occhiaie bucoliche
e affermo che una parola non è mai finita
una bugia non è mai verità
una verità non è ma bugia
un numero non è il crollo di una diga
un sasso non è un punto
ma un mondo gelido e sornione
che vive nel mio occhio
è un oggetto musicale
è un oggetto banale
trasfigurato dalla mia realtà
perchè ciò che non è in onda non esiste
perchè è come pioggia nel mare
si conforma alla mia sensibilità di guerriero
che ha paura ad uccidere
in un film di cappa e spada
di sciabole e crisantemi
di muretti e di tappi di bottiglie
costui è il cazzo moscio della divinità
e ciondola tra le cosce
come il resto dell'umanità

chinaski 22